
INTERVISTE


Intervista colloquiale a Sami Modiano, reduce di Auschwitz

Intervista colloquiale a Lorenza Perrone

Avvertenza:
Questa rubrica l’ho chiamata Intervista colloquiale.
Ha tre caratteristiche: la prima è che, contrariamente a qualsiasi regola di buonsenso giornalistico, è trascritta quasi integralmente.Si taglia poco più che i respiri e questo affinché sia restituita al lettore una visione d’insieme sullo svolgersi della conversazione. Non so se ci riesco, ma lo trovo preferibile al lanciare per aria quattro frasi che scoppiano e si prestano a strumentalizzazioni d’ogni tipo. Di solito ai lettori online non si chiede troppo sforzo, le battute devono essere veloci e secche. Je m’en fous. Bisogna riappropriarsi del perdere tempo, lasciare che la nostra mente s’assorba nell’argomento. La seconda caratteristica è che sono scritte in forma molto personale. La storia della ricerca dell’oggettività l’ho raccontata a quelli dell’esame di Stato, ma io che vengo dalla Filosofia non me la sono mai bevuta. Spesso dietro la maschera dell’obiettività si nascondono trame occulte. Qui invece vi spiattello umori e sensazioni, reazioni a caldo e ripensamenti a freddo. E questo per offrire un punto di partenza dal quale poi fuggire lontano, misurare la realtà prendendone distanza. La terza è che, come dice il titolo, l’intervista è colloquiale: in questo spazio non si dà del Lei nemmeno alla Regina Elisabetta, che del resto è abituata al “You” perché gli inglesi non hanno questi vezzi. E’ pensata per restituire una dimensione umana ai mezzibusti, avvicinare il commentatore social carico d’odio all’uomo che sta dietro il personaggio. Almeno ci si prova. Di una cosa sono certa: la realtà è complessa, è il nostro categorizzare che è troppo spesso semplificante. Ho intrapreso questo ciclo d’interviste per provare a capirci qualcosa io stessa e se a fine lettura sarò stata capace d’insinuare almeno un piccolo dubbio là dove prima dimorava certezza, potrò dirmi soddisfatta, ché per un dubbio nessuno ha mai ucciso, umiliato oppure offeso; per una presunta verità invece s’è fatto spesso. Come ora sapete, sono prolissa. Nel caso ciò vi disturbi, potete provare a barcamenarvi tra i virgolettati oppure premere la x in alto a destra. In alternativa, buona lettura.